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Ispettorato Infermiere Volontarie (III Centro di Mobilitazione) | Archivio della Croce Rossa Italiana di Milano | Archivio Storico della Croce Rossa Italiana - Comitato di Milano

Ispettorato Infermiere Volontarie (III Centro di Mobilitazione) (s.d.)

Serie

Storia archivistica:

Il primo corso di formazione per infermiere della Croce Rossa, venne organizzato a Milano nel 1906 da un gruppo di donne sensibili al problema dell'assistenza agli infermi. Tra di esse ricordiamo Sita Meyer Camperio, Rosa De Marchi, Matilde Visconti di Modrone.
Il corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana nacque ufficialmente nel 1908, per soccorrere i feriti sui campi di battaglia. Nello stesso anno nacque l’Ispettorato di Milano.
Allo scoppio della prima guerra mondiale il Corpo disponeva di circa 4.000 infermiere che raddoppiarono nel corso del conflitto raggiungendo le 8.500 unità sotto la guida della Duchessa d'Aosta.
Le infermiere furono impiegate, oltre che nelle unità sanitarie sulla linea del fronte, anche in tutte quelle strutture ospedaliere che erano sorte ovunque sul territorio italiano, per sopperire alle necessità dei militari feriti.
Durante il ventennio 1919-1939 la loro opera si estese anche agli ospedali civili, alle strutture assistenziali quali colonie estive, preventori antitubercolari e antimalarici, ambulatori e assistenza domiciliare.
A partire dal 1935, a seguito della conquista dell'A.O.I (Africa Orientale Italiana) numerose Sorelle vennero imbarcate sulle navi ospedale che raccoglievano i feriti di quelle guerre per ricondurli in patria.
Fu inoltre loro affidata l'assistenza delle famiglie dei coloni che si imbarcavano per raggiungere le nuove terre d'Africa e non molti anni dopo, dovettero accompagnare quegli stessi emigrati nel viaggio di ritorno, quali profughi forzatamente rimpatriati dai nuovi Governi delle ex colonie.
Le Infermiere, inoltre, vennero stanziate negli ospedali militari in Etiopia, Somalia, Abissinia, Libia ed Eritrea dove, oltre alla cura dei nostri soldati, nelle apposite strutture create, provvedevano anche all'assistenza della popolazione civile.
Nel 1936 furono al seguito del contingente di volontari partiti dall'Italia per combattere nella Guerra civile spagnola, una sorta di grande prova per la guerra mondiale che si sarebbe scatenata di lì a pochi anni.
All'atto dell'ingresso dell'Italia nel secondo conflitto mondiale furono mobilitati anche tutti i corpi sanitari compreso il Corpo Militare della Cri e quello delle Infermiere Volontarie.
Notevole fu il contributo delle infermiere volontarie sulle navi ospedale per il trasporto dei feriti dalle terre d'Africa e per il salvataggio dei naufraghi; al seguito delle truppe italiane nella campagne d'Africa, Russia, Albania, Jugoslavia.
Oggi le Infermiere Volontarie, ausiliarie delle Forze Armate, sono presenti in ogni settore della vita civile in cui la loro presenza sia richiesta, fanno parte di diritto del personale mobilitabile della Protezione Civile e delle Forze Armate.